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La nostra storia

Rotary Club Foggia “U. Giordano

 

25 anni di storia e di piacevoli avventure

 

   È assai difficile condensare in poche righe la storia del Club “U. Giordano”, che non è antichissimo, ma neanche giovanissimo.

   Tuttavia ci proviamo, con la buona intenzione di rendere un’idea abbastanza consona alla realtà e, soprattutto, di esplicitarne lo spirito e la peculiarità, compiutamente rotariani e, al tempo stesso, non privi di una moderata “scapigliatura”, talora virtuosamente sopra le righe di quella ortodossia che, molto spesso, rende scarso all’esterno l’“appeal” del pianeta Rotary.

   Correva l’anno 1992 allorquando il grande Distretto 2100 (oggi 2120), ravvisò la necessità di costituire nella città di Foggia un secondo Club.

   Ne fu padrino il Club Foggia, ai cui Soci fu affidato l’incarico di individuare i soggetti ritenuti idonei a diventare fondatori della nascente compagine associativa.

Dopo varie riunioni propedeutiche di informazione e formazione, espletate le necessarie formalità burocratiche e scelto il nome da imporre al nascituro , in data 23 luglio 1993 si compì felicemente il parto con la consegna della Carta, dando vita al Rotary Club Foggia “U. Giordano”.

Il primo momento di smarrimento fu brillantemente superato dall’entusiasmo riveniente dalla giovane età media dei soci (prerogativa rimasta tale negli anni ) e, come direbbe l’indimenticato Sergio Tofano: “qui comincia l’avventura….”.

Primo Presidente del Club, per l’a.r. 1993/94 e per il successivo anno 1994/95 fu Vittorio Ricci Barbini, all’epoca primario dei urologia di “Casa Sollievo della Sofferenza” di S. Giovanni Rotondo, scomparso, purtroppo qualche anno fa.

   Vittorio, da toscano purosangue, fu l’iniziatore di quella “scapigliatura” di cui si è detto in premessa e, nonostante l’impegnativa attività professionale, con piglio e determinazione pionieristica, diede avvio ad una intensa attività, sempre attenta alle esigenze del territorio, alla costante attenzione per i problemi delle giovani generazioni, ai grandi temi della salute pubblica, alla valorizzazione del patrimonio naturale, artistico e culturale.

Con tali pregnanti indirizzi, sempre attenti alle enfasi distrettuali ed internazionali, è andata sviluppandosi l’attività del club negli anni successivi.

Dei numerosissimi progetti, service, manifestazioni, convegni ed eventi, di cui appare inopportuno redigere una pedissequa e, forse, noiosa elencazione, ne ricordiamo alcuni tra i più significativi e/o istituzionalizzati.

Azione pluriennale di stimolo e di sostegno economico all’iniziativa del dott. Domenico Faleo, primario di gastroenterologia, socio del club, insignito di PHF, con coinvolgimento di tutte le Istituzioni del territorio nonché scolaresche e cittadinanza. Tale corale partecipazione finanziaria fu da stimolo all’Ente Regione per lo stanziamento dei rimanenti fondi utili alla realizzazione del reparto. Contributo del club “Giordano” fu di £10.000.000. Il reparto, realizzato ed operativo, rappresenta una realtà ad avanzata tecnologia, che travalica i confini provinciali.

Tale progetto pluriennale, si è articolato nelle seguenti attività:

Indagine su “lo stile di vita” e “le abitudini alimentari” dei giovani foggiani,     rivolta ad un campione di 1000 studenti, e confluiti in pregevoli pubblicazioni e convegni:

Il progetto, già al 4° anno, articolato in una serie di incontri, da gennaio ad aprile, riguardanti temi focali, dall’utilizzo del danaro alla crisi economica, al dilagante fenomeno “usura”, diffuso nel nostro territorio, tende ad aiutare i giovani studenti ad acquisire familiarità con concetti economici e finanziari e ad usare con consapevolezza ed equilibrio il denaro, fornendo loro strumenti cognitivi utili per assumere in futuro scelte consapevoli come utenti e, ancor più, come cittadini.

Progetto di Educazione alla Legalità e alle buone pratiche, rivolto a studenti di Scuola superiore di 1° e 2° grado, con l’intervento di professionisti rotariani ed Esperti professionisti della Polizia Stradale e Questura di Foggia, a cura del socio Paolo Di Fonzo.

Finalità del progetto è di educare preventivamente alla legalità attraverso la partecipazione attiva, rendendo ogni alunno attore/protagonista dei processi di cambiamento al fine di comprendere il valore dell’impegno e sviluppare la consapevolezza del proprio ruolo sociale all’interno della Comunità.

Il progetto sottende la consapevolezza che, per favorire una maggiore diffusione della “cultura della legalità”, occorre sensibilizzare, mediante il rapporto dialogico educativo, sul corretto utilizzo delle procedure, e al rispetto delle regole, dei valori essenziali alla civile convivenza, della dignità della persona ma, soprattutto, ad operare con spirito di tolleranza e senso di responsabilità.

Gli spazi dell’Officina sono stati allestiti presso la sede dell’AS.SO.RI ONLUS, partner del progetto; una moderna struttura ideata e condotta con ammirevole ed instancabile abnegazione dal dott. Costanzo Mastrangelo, già primario di pediatria degli OO.RR. di Foggia, socio e past-president del Club Rotary “U. Giordano” , insignito di PHF.

 

 

La partecipazione corale volta al conseguimento del risultato induce, così, un virtuoso viraggio da una percezione “soggettiva” al una percezione “oggettiva”, consentendo di superare quell’approccio fastidiosamente “condiscendente”, spesso riservato alle attività fisiche destinate ai soli disabili.

Il programma è stato sviluppato in partnership con l’ASSORI, grazie all’impegno ed alla disponibilità dei nostri amici Costanzo e Pia Mastrangelo, ideatori ed instancabili artefici di questa meravigliosa realtà che, da tantissimi anni, fa onore alla nostra Città.

Il percorso, che ha visto impegnati ragazzi della scuola primaria “OASI” dell’ASSORI stessa e del Liceo “Poerio”, è stato coordinato dal Prof. Giovanni Minichillo , docente di attività motoria adattata,   e si è avvalso di docenti della facoltà di Psicologia clinica dell’Università di Foggia e le facoltà di scienze motorie delle Università di Foggia e di Roma “Foro Italico”.

   Il tutto coordinato dalla nostra instancabile Maria Buono.

Naturalmente, oltre i progetti e le attività testè ricordati, innumerevoli sono stati:

   Da ultimo, al fine di rendere un profilo più completo ed esaustivo del Club, appare opportuno ricordare le attività distrettuali e gli incarichi distrettuali più significativi sviluppati dal Club e dai suoi soci.

Attività ed eventi distrettuali

     Incarici distrettuali