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8^ CONVERSAZIONE ETICA - TUTELA DEL PATRIMONIO ARTISTICO

ETICA E TUTELA DEL PATRIMONIO ARTISTICO

La sfida del futuro

Tematica interessante, anche se complessa, quella di “Etica e Tutela del patrimonio artistico”, svoltasi Sabato 3 febbraio 2018 presso l’Aula Magna della Facoltà di Giurisprudenza, nell’ambito delle Conversazioni Etiche promosse dal Rotary Club Foggia “U. Giordano” in collaborazione con l’Università degli Studi di Foggia.

Ospite inaspettato ma graditissimo il PDG Luca Gallo, con la consorte Dina, che hanno espresso parole di plauso all’iniziativa etica rotariana, fortemente voluta dal presidente Luciano Magaldi e condivisa da tutti i soci. Numerosi gli studenti (260) che hanno molto apprezzato la relatrice Margherita Pasquale, Storico d'Arte e socia rotariana del club di Bisceglie.

Laureata e specializzata con lode in Storia dell’Arte, è stata dal 1979 al 2016 funzionario Storico dell’Arte presso la Soprintendenza per i Beni Culturali della Puglia, occupandosi di Catalogo, Restauro e Vincolo e dirigendone la Biblioteca; è stata altresì Direttore del Castello di Trani per 19 anni. Relatrice in numerosi convegni ed incontri culturali, ha sempre affiancato all’attività scientifica quella divulgativa, fino alla pubblicazione di due romanzi-guida: ‘Il castello di Armida’ e ‘Non esiste il tempo’.

Il presidente Magaldi ha introdotto la conversazione riportando una citazione di Salvatore Settis, da “Il Giornale dell'Arte” numero 324, ottobre 2012:

<Malgrado si sia data le leggi migliori del mondo, oggi l’Italia maltratta l’arte: è stranamente diventata un Paese ignorante e regredito dove prevalgono l’incultura e l’indifferenza verso la devastazione del paesaggio e dell’ambiente>

Per sottolineare che l’Italia è un Paese molto importante in materia di patrimonio culturale, il cui ruolo centrale non risiede nella quantità quanto nella qualità. In virtù di tale considerazione occorre definirne la funzione in bilico tra quella di deposito passivo della memoria storica e dell’identità culturale e quella, opposta, di stimolo per la creatività del presente e la costruzione del futuro. Purtroppo, ha sottolineato Magaldi, i Politici e gli Economisti affrontano queste questioni prevalentemente in termini di spesa pubblica, legata al presente, operando drastici tagli al budget per la cultura e tutela del patrimonio artistico, mentre non valutano i termini di produttività per il futuro.

In Europa e nel mondo, inoltre, si sta moltiplicando il dibattito sul ruolo che deve giocare il patrimonio culturale nella società del futuro.

La relatrice, in forma colloquiale, rivolgendosi ai giovani ha sottolineato l’importanza ineludibile, nella formazione culturale di ogni individuo, della conoscenza del patrimonio storico-artistico del proprio Paese come fattore fondante per l’acquisizione di una coscienza critica e civica.

«La degradazione o la sparizione di un bene del patrimonio culturale e naturale è un impoverimento nefasto del patrimonio di tutti i popoli del mondo», per cui va considerato “bene comune”, e la sua tutela, un “dovere” per ogni cittadino. Determinante risulta l’educazione scolastica sin dalle scuole primarie, partendo dai propri comportamenti quotidiani fino ad arrivare alla conoscenza delle normative legislative ed economiche a difesa delle risorse ambientali.

Interessante l’intervento del PDG Luca Gallo il quale, evidenziando il valore del patrimonio artistico, ambientale e paesaggistico del nostro Paese, ha invitato a riflettere sull’importanza della partecipazione attiva per la conservazione, tutela e valorizzazione del territorio, mentre il socio Maria Buono la sottolineato la necessità di accordi o convenzioni con Enti e Istituzioni culturali del territorio (musei, archivi, aree archeologiche) per una collaborazione didattico-educativa programmata.

La Conversazione è risultata particolarmente gradita agli studenti che, appartenenti all’Istituto d’Arte, al Liceo Poerio e all’Istituto professionale Pascal, ne faranno oggetto di studio e di approfondimento.

Maria Buono

Il Club U. Giordano

Correva l’anno 1992 allorquando il grande Distretto 2100 (oggi 2120), ravvisò la necessità di costituire nella città di Foggia un secondo Club.
Dopo varie riunioni propedeutiche, in data 23 luglio 1993 si compì felicemente il parto con la consegna della Carta, dando vita al Rotary Club Foggia “U. Giordano”.

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