INCONTRARSI PER CONOSCERSI
Nell’ambito degli incontri rivolti alla conoscenza e formazione rotariana, un evento particolarmente interessante si è svolto giovedì 15 marzo 2018 presso Casa Freda con la partecipazione del PDG Rocco Giuliani, Istruttore Distrettuale e Angelo Di Summa, Responsabile della Comunicazione.
Nell’occasione è stata presentata la nuova socia Valentina Di Tullio, avvocato e grafologa. L’assistente del Governatore, Antonio Stango, ed i numerosi soci hanno riservato ai Relatori una affettuosa accoglienza. Dopo i saluti e una breve presentazione delle attività più significative del Club, fra cui emergono le Conversazioni Etiche, svolte in collaborazione con l’Università di Foggia e rivolte agli Studenti del Triennio degli Istituti di Foggia, il Presidente Luciano Magaldi ha passato la parola al PDG Rocco Giuliano, che ha parlato dei principi fondanti del Rotary e della “mission” a livello culturale, sociale e umanitario nel mondo, con particolare impegno per l’eradicazione della Polio. Ha invitato i Soci presenti ad essere orgogliosi di appartenere alla Famiglia Rotary che conferisce dignità di appartenenza ad un mondo formato da valenti professionisti, impegnati a livello personale nella realizzazione di progetti utili per il bene comune e per il consolidamento delle pace universale.
Il PDG ha espresso nei riguardi del nostro Club parole di affetto, stima e considerazione per le numerose e pregevoli iniziative realizzate sia sul Territorio, con particolare attenzione alle Nuove Generazioni, che a livello umanitario con il progetto “Maternità sicura” che ha consentito di creare il 1° Punto Nascita a Bigene in Guinea Bissau, dove si registra la più alta percentuale di mortalità di mamme e bambini al parto.
La parola è passata poi ad Angelo di Summa, socio del club di Fasano, giornalista e responsabile della comunicazione del Distretto 2120, il quale ha parlato dell’amico Paul Harris, come lui ama definirlo, dando un’interpretazione diversa del grande fondatore. Ripercorrendone la storia di vita, ha evidenziato gli aspetti caratteriali da quando bambino, vivace e dispettoso, insofferente alle regole e interessato alla conoscenza degli altri, ha maturato, attraverso le tante e dolorose esperienze, una concezione ideale del vivere con lo sguardo rivolto ai bisogni della povera gente. Da ciò lo spirito di solidarietà e fratellanza, che lo ha portato a prodigarsi per gli ultimi.
Angelo di Summa, nell’interessante libro “Paul e il ragazzo”, compie un viaggio indietro nel tempo, fino al 1905, quando a Chicago, un gruppetto di uomini di buona volontà, convocati dal giovane avvocato Paul Harris, stringono un patto di amicizia e di reciproca solidarietà. “è l’inizio di una storia affascinante” che segna la nascita della grande organizzazione mondiale del Rotary, che oggi conta oltre un milione e duecentomila uomini e donne, leader nelle loro professioni, uniti da una profonda amicizia con l’obiettivo di “aiutare” facendo progredire il territorio in cui vivono. Nella rivisitazione, Paul Harris, viene presentato prima come un giovane eccentrico, poi giovane avvocato ed imprenditore, infine uomo profondamente ancorato allo spirito americano, proiettato verso una visione, antropologica, storica e religiosa dell’esistenza.
Ispirandosi al filosofo statunitense Ralph Waldo Emerson e al pedagogista svizzero Jean-Jacques Rousseau, Angelo sviluppa la teoria del “ragazzo dentro ogni uomo”, autentico, capace di sognare, con il quale ogni uomo maturo deve sempre “dialogare”. Come Paul Harris, pacifista, costruttore di utopie, profeta della fratellanza universale e del valore delle diversità, ogni rotariano deve nutrire sogni e impegnarsi per realizzarli. Un Paul Harris inedito, dunque, che ha saputo allargare la sua visione di aiuto reciproco tra i soci a quella di servizio consapevole al territorio e alla collettività partendo dai bisogni reali. Un modo diverso ma efficace di presentare il Rotary poiché “non è facile spiegarlo ai giovani”.
Dopo vari interventi dei convenuti, il PDG Rocco Giuliani ha chiamato al tavolo dei relatori il socio Maria Buono, presidente nell’a.r.2012/13, per conferirle un attestato di encomio solenne con la seguente motivazione: per “l’entusiasmo che continua a trasmettere nell’intero Distretto a testimonianza della sua leadership rotariana”.
Inutile dire che è stata una sorpresa gradita che rende onore a tutto il Club e che invita ad un sempre più consapevole impegno.
Maria Buono
“La Interpretazione e la Distorsione dell’Evento Delittuoso” è stato il tema dell’undicesima Conversazione Etica svoltasi sabato 10 marzo, nell’Aula Magna del Dipartimento di Lettere, a cura del Rotary Club Foggia “U. Giordano” nell’ambito del Progetto annuale delle Conversazioni Etiche.
Oltre 200 studenti hanno seguito con particolare interesse i Relatori, avv. Michele Vaira, socio rotariano, e il PM Enrico Infante, i quali hanno illustrato il Sistema giuridico italiano sia dal punto di vista della giurisdizione che per quanto attiene ai gradi e all'iter processuale sia civile che penale.
Ha introdotto l’incontro il presidente del club Rotary, Luciano Magaldi, riportando la significativa citazione pronunciata dal primo e più celebre degli investigatori, Sherlock Holmes, nato dalla penna delloscrittore Conan Doyle: “I fili scarlatti del delitto si aggrovigliano nella matassa incolore della vita”; poi ha esposto alcuni interrogativi: <Cos’è cambiato in poco più di un secolo nel campo delle investigazioni scientifiche?> - <Qual è la loro rilevanza probatoria nell’economia del processo penale?> - <In che misura hanno inciso sulla qualità del sapere giuridico processuale?> - <Il metodo investigativo, a fronte dell’indiscusso progresso tecnico-scientifico, è stato stravolto nei suoi pilastri essenziali?> - e <La scienza, al servizio del processo, comporta di per sé il raggiungimento di risultati infallibili o solo certezze provvisorie?>.
A tali quesiti, in un linguaggio accessibile per la giovane platea, alternativamente i due Relatori, di comprovata esperienza, hanno cercato di rispondere coinvolgendo gli studenti. L’avvocato Vaira ha evidenziato che il tema della “prova penale scientifica” è un aspetto cruciale e delicato dei Processi e che lo scienziato forense, come tutti gli scienziati, non è “onnipotente” per cui le conclusioni devono passare sempre al vaglio dell’Autorità giudiziaria, secondo le regole legislative. L’avv. Vaira vanta esperienza in tutti i settori del Diritto Penale, con particolare specializzazione nel Diritto Penale Ambientale, dell’Impresa e nella “malpractise” medica; ha maturato una profonda esperienza di white collar crimes, affrontando alcuni casi di rilevanza internazionale. Membro del “Fellow” dell’American Academy of Forensic Sciences, ai cui meeting partecipa da quasi 10 anni, è un cultore di Medicina Legale presso l’Unifg; esperto in investigazioni difensive, ha pubblicato note e articoli su importanti riviste giuridiche, contribuendo alla realizzazione di Manuali e Codici Commentati. Esercita la professione tra le Sedi di Foggia, Roma e Milano, lavorando in partnership su tutto il territorio nazionale. Nel 2016-17 è stato Presidente Nazionale dell’AIGA, la più antica e rappresentativa Associazione forense italiana.
Partendo dalla domanda: <cos’è un delitto>, si è soffermato sulla complessità del Processo penale, del ruolo che rivestono gli investigatori e sull’importanza delle prove testimoniali e delle indagini, alla ricerca della verità. La riflessione sul rapporto tra “processo e verità” implica la riflessione sul rapporto tra “processo e tempo”, in quanto la celebrazione di un processo penale è scandita da una sequenza di atti ordinati temporalmente (indagini, eventuale udienza preliminare, dibattimento, sentenza, esecuzione). Illustrando alcuni casi noti, quali “Delitto di Cogne”, caso “Meredhit”, “Chiara Goggi”, “Sara Scazzi”, “Jary”, ha evidenziato l’importanza dell’attenzione e scrupolosità con cui devono essere condotte le indagini, talvolta fuorviate da interpretazioni personali e da campagne mediatiche. Se l’obiettivo della Giustizia è ricercare i colpevoli dei reati, quello dell’Avvocato è di dimostrare l’innocenza, senza distorcere la verità introducendo elementi falsi. La stessa “confessione” non è “prova certa” se “indotta”.
IL PM Enrico Infante, Sostituto Procuratore della Repubblica di Foggia, studioso di Diritto Penale, Autore di numerose pubblicazioni su Riviste di Diritto Penale, ha precisato che, nell’esame della scena del crimine, è fondamentale che l’individuazione, la repertazione, l’assicurazione e la custodia delle tracce del reato, avvengano seguendo protocolli adeguati e condivisi, e che l’intervento degli esperti obbedisca ad un’etica processuale in grado di assicurare risultati affidabili sotto il profilo cognitivo, resistenti alle insidie della junk science. Resta valida, a tre secoli di distanza, l’affermazione di John Locke secondo cui “tutti gli uomini sono soggetti all’errore: e molti uomini ne sono, in molti aspetti, esposti alla tentazione, per passione o per interesse”. Nessuna preclusione, insomma, nei confronti dell’utilizzo della scienza nel processo penale, a patto che non se ne enfatizzi la portata e che venga adoperata con estrema cautela, senza indulgere in “pigrizie investigative”, tenendo conto delle evidenti lacune e contraddizioni normative che richiederebbero una riconsiderazione complessiva dello scenario legislativo al fine di delineare una compiuta disciplina di settore, in linea con le più avanzate esperienze giuridiche di civil law e di common law in materia.
Oggi l’interazione, sempre più stretta tra processo penale e progresso tecnico-scientifico, è ormai acquisita e sta cambiando - lentamente ma altrettanto inesorabilmente - il modo stesso di condurre le indagini e di dare forma alle prove nel giudizio penale. Alla domanda se “a tale mutamento corrisponda un’effettiva variazione qualitativa del sapere giuridico processuale”, la risposta dell’avv. Vaira è stata chiara: <ripercorrendo l’evoluzione delle conoscenze scientifiche e tecnologiche applicate al processo penale nel corso di oltre un secolo, emerge come, a fronte dell’indiscusso progresso tecnico-scientifico di valutare i reperti rinvenuti sulla scena della crimine, il metodo investigativo non possa dirsi cambiato nei suoi tratti essenziali e, con esso, il “codice genetico” del sapere processuale>.
La tematica ha suscitato tanto interesse da indurre alcuni Docenti dell’Istituto Pascal a chiedere un ulteriore incontro su “Legalità e Processo”.
Il presidente Magaldi ha sentitamente ringraziato i Relatori per aver apportato, con la loro professionalità e capacità espositiva, un valore aggiunto alla Conversazione Etica.
Maria Buono
INTERCLUB CON LORENZO D’AVACK
“Riflessioni etiche e giuridiche sulla recente legge 219/2017: norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento”.
Tematica di valenza culturale e sociale quella che ha caratterizzato la conviviale interclub, svoltasi venerdi 2 marzo presso Casa Freda, promossa dal Rotary club Foggia “U. Giordano” e condivisa da altri quattro club del Distretto 2120 “Rotary Club Foggia- Capitanata- Manfredonia e Cerignola”.
Alla presenza dei rispettivi Presidenti, del PDG Sergio di Gioia, degli Assistenti del Governatore, Antonio Stango e Paolo Antonacci, di molti Soci e di illustri ospiti come il Procuratore della Repubblica di Foggia dott. Ludovico Vaccaro, il giudice Angela Quitadamo, avvocati, medici, e la prof.ssa di Diritto penale dell’Unifg Ombretta di Giovine, l’esimio relatore Lorenzo d’Avack, giurista e professore universitario di Roma Tre, esperto di Diritto e Bioetica, ha condotto egregiamente un’ampia e attenta riflessione etica e giuridica sulla recente legge 219/2017: “Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento”.
Il prof. D’Avack ha illustrato gli aspetti normativi della legge 219 /2017 da lui giudicata buona ed opportuna, anche se non perfetta. Trattasi di una legge che tutela la libera scelta delle persone e disciplina sostanzialmente la forte connessione che deve esistere fra malato e medico, nell’apprestamento delle cure sanitarie. A tal fine determinante risulta il rapporto che si crea tra i soggetti coinvolti nella “scelta insieme” di un diverso modo di curare la malattia.
La legge rappresenta, comunque, un’opportunità in quanto sancisce l’obbligo a non ignorare le istanze del malato e dei suoi diritti. Certo, si registrano ancora carenze di competenze, tuttavia acquisibili mediante opportune valutazioni di bisogno formativo. Il malato soffre delle incertezze, della staticità, del silenzio e dell’inefficacia; di contro, il medico dell’impossibilità di garantire e tutelare lo stato di benessere e la dignità di chi soffre.
E’ indubbio che è ancora lungo il cammino per far cambiare le cose, per “curare” la relazione con il malato, per organizzare la funzione di accoglienza dentro la cornice di ospitalità, per rendere i servizi, e non solo quelli dedicati al fine vita, più relazionali e meno impersonali.
Comunque, trattasi di una materia complessa e per alcuni aspetti inquietante, poiché riguarda l’essere umano nella sua dimensione esistenziale, difficile da razionalizzare, coinvolgendo non solo il fisico ma anche la psiche, l’affettività, l’attaccamento alla vita.
Attraverso le “Disposizioni Anticipate di Trattamento” (DAT), uno strumento che rende operativa la normativa nazionale sul fine vita, entrata in vigore il 31 gennaio scorso, ogni cittadino interessato, maggiorenne e capace di intendere e volere, può registrare le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari, nonché esprimere il consenso o il rifiuto rispetto ad accertamenti diagnostici, a scelte terapeutiche e a singoli trattamenti sanitari, in previsione di un'eventuale futura incapacità di farlo. Nelle DAT, inoltre, può essere indicato un fiduciario che faccia le veci del disponente e lo rappresenti nelle relazioni con il medico e con le strutture sanitarie.
Interessanti gli interventi dei presenti che, con le loro domande, hanno consentito di approfondire aspetti concreti dell’attuazione della Legge: “un atto di civiltà che finalmente trova concretezza”.
Maria Buono
RC Foggia “U. Giordano”
CONVERSAZIONE ETICA: Etica,costituzione e diritto.
Sabato 24 Febbraio 2018, nell’Aula Magna del Dipartimento di Giurisprudenza dell’ Università di Foggia, si è tenuto il 10^ incontro del Seminario di”Conservazioni Etiche:la sfida del futuro”, sul tema “Etica, Costituzione e Diritto “ promosso dal Rotary Club Foggia “U.Giordano”, alla presenza di circa 200 ragazzi di alcuni istituti di secondo grado di Foggia.
Relatori Lorenza Violini, Professore Ordinario di Diritto Costituzionale presso l’ Università’ degli Studi di Milano, e Ombretta Di Giovine, Professore Ordinario di Diritto Penale presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’ Università di Foggia.
Ha svolto il ruolo di moderatore l’Avvocato Raffaella Pirozzi, socia del Club.
L’incontro è stato introdotto dal Presidente del Club, Luciano Magaldi, che ha evidenziato come questo ciclo di Conversazioni è un cammino di ricerca dell’Etica, che deve essere il volano della vita di ogni persona.
La moderatrice Pirozzi ha introdotto le relatrici, osservando che in ogni società è necessaria la presenza di valori condivisibili e che il Diritto ha il compito di recepire i valori morali e strutturali condivisi trasformandoli in quel complesso di leggi che formano la Costituzione.
Ha preso, quindi, la parola la Prof. Violini che ha introdotto l’argomento specificando che tra Etica e Costituzione c’è una dimensione dinamica perché i nostri valori variano nel tempo e coinvolgono il Diritto, quindi il Legislatore, che ne dà voce. Nella Costituzione, i diritti hanno la funzione di regolare i rapporti fra le persone e fra le persone e le Istituzioni. La Costituzione, sul piano etico, determina che vi siano dei diritti, ma anche dei doveri. Tutti ci sentiamo valorizzati, quando emerge un nuovo diritto, ma poco ci interessano i doveri ed ecco che i rapporti fra diritti e doveri si oscurano.
La relatrice ha poi spiegato che la Bioetica è una scienza che regola tutto ciò che riguarda l’uomo, gli animali e le piante. La Costituzione pone l’Uomo al centro, ma adesso anche gli animali iniziano ad esserne interessati. Ha continuato, evidenziando come sia dovere degli scienziati avere nei propri valori il rispetto di alcuni limiti nella ricerca.
La seconda relatrice, Professoressa Di Giovine, ha iniziato ricordando come, spesso la scienza, quando non dà delle risposte, passi “il pallino” all’Etica. Vi è un’etica dei sentimenti ma anche un’etica utilitaristica ovvero la ricerca dell’aumento della felicità
Prendendo spunto dalla legge sul Consenso Informato, ha osservato che adesso è l’uomo che decide cosa fare della propria vita, ma se nei primi momenti vi era un diffuso entusiasmo, adesso ci si è accorti che gli effetti sono quelli del pendio scivoloso perché questa legge ha cambiato il quadro normativo. Ci si accorge che , sul piano normativo, interrompere una vita è molto più difficile che lasciarla morire. Diventa un problema fra eutanasia attiva e passiva.
Secondo la relatrice il nostro paese si avvia verso un sistema di autodeterminazione, simile, molto simile al sistema svizzero ed inoltre, per lei, i diritti diventano sempre più voraci così che a volte il Diritto di morire trascende nel dovere di morire.
A queste relazioni ha fatto seguito un dibattito
Raffaele BARONE
Progetto distrettuale e di club
Prevenzione “Obesità e Diabete Mellito”
Venerdì 16 Febbraio, nell’Auditorium della Scuola Media Foscolo, è stato presentato a genitori e alunni il progetto “GIOVANI PER LA VITA” finalizzato alla prevenzione della Obesità e del Diabete Mellito per operare interventi che modifichino lo stile di vita dei giovani in età scolare educandoli ad una corretta nutrizione alimentare.
La complessa tematica dell’Alimentazione e del rapporto “Salute-Benessere” è di estrema attualità per le ripercussioni che comporta a livello planetario ed in età adulta: in tal senso l’OMS ed altre Organizzazioni del settore parlano ormai dipandemia mondiale dell’obesitàcorrelata ad un aumento esponenziale di diabete, malattie cardio-vascolari e tumori.
Il RC Foggia “U. Giordano”, presieduto dal Dott. Luciano Magaldi, ha subito risposto all’invito del Prof. Riccardo Giorgino, promotore del progetto a livello distrettuale, poiché aumentare la conoscenza del problema “obesità” e correlate conseguenze, sviluppa la consapevolezza sulla necessità di prevenire patologie importanti per la salute.
Il Progetto, che avrà durata pluriennale, si articola in varie fasi operative così articolate:
- Presentazione del Progetto
- Somministrazione ai ragazzi di 3^ media di un questionario anonimo sulle abitudini alimentari;
- Rilievo degli indicatori antropometrici dello stato nutrizionale (peso- altezza) condotto da due medici rotariani.
L’elaborazione DATI sarà curata dall’Università di Bari -Cattedra di Endocrinologia- a cura del Direttore, Prof. Francesco Giorgino, con successiva pubblicazione e relativo Convegno.
Per il RC “Umberto Giordano” i delegati del progetto sono i soci medici Magaldi Rosario-Neonatologo e Domenico Mele –Anestesista; Rita Castello -Tecnico Sanitario di Radiologia- Rotaract Foggia, e Maria Buono -Presidente Commissione Progetti.
Prima di avviare l’indagine conoscitiva delle abitudini alimentari degli alunni di terza media, si è ritenuto opportuno organizzare un incontro informativo, rivolto a genitori e studenti, con la Dott.ssa Stefania Fariello Biologa-nutrizionista della Clinica Endocrinologica dell’Università degli Studi di Foggia, la quale ha parlato di “Obesità e prevenzione del diabete: una nuova cultura alimentare”.
Molti i dati emersi su cui riflettere, ma alla base resta il convincimento che soltanto una corretta alimentazione ed una assidua attività sportiva risultano utili e necessari alla prevenzione ed all’autostima, fattore determinante per un sano e consapevole stile di vita.
Questa, dunque, la finalità primaria del Progetto, condivisa dal Dirigente Scolastico Fulvia Ruggieri, la quale ha ringraziato sentitamente il Rotary per un service di notevole valenza educativa culturale e sociale, la cui finalità è: <Educare le Nuove Generazioni ad una nuova pratica formativa che, impartita in età infantile e adolescenziale, eviti consuetudini alimentari nocive alla salute>.
Il Progetto, esteso a 11 classi terze, per un totale di 270 ragazzi, inizierà nella fase operativa del rilievo dei Dati Antropometrici e Questionario anonimo online, martedì 20 Febbraio.
Auspichiamo di rendere un ottimo servizio alla Comunità.
Maria Buono
Sabato 20 Gennaio, nell’Aula Magna di Giurisprudenza dell’Università di Foggia, si è svolta la 6^ Conversazione Etica del nutrito programma fortemente voluto dal Presidente del Club Luciano Magaldi. Alla presenza di oltre 150 giovani studenti del liceo classico Lanza, del liceo scientifico Marconi, del liceo pedagogico Poerio e dell’Istituto Pascal accompagnati dai loro docenti, si è parlato di Riforma Luterana e di Etica protestante con due illustri relatori: Francesco Capriglione, sociologo, filosofo, bibliofilo e docente di grande spessore culturale; Saverio Russo, professore ordinario di Storia moderna nel Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Foggia. Ha moderato il dibattito, con la consueta padronanza ed efficacia, Filippo Santigliano, responsabile della redazione Gazzetta della Capitanata del quotidiano Gazzetta del Mezzogiorno.
Il prof Russo ha ripercorso brevemente le Tesi ideologiche di Martin Lutero che nel 1517 portarono alla rottura con la Chiesa cattolica, rivendicando la centralità delle Sacre Scritture rispetto alla gestione della Chiesa da parte del Papa e dei sacerdoti. Ha accennato alle rivolte popolari, soprattutto di contadini, scoppiate come conseguenza delle tesi luteriane che sostanzialmente mettevano in discussione il potere costituito della Chiesa poi esteso, malgrado lo stesso Lutero, anche ai Principi feudatari, ed infine al Concilio di Trento del 1545 che portò alla riaffermazione della centralità della Chiesa.
Il prof Capriglione ha essenzialmente trattato dell’Etica protestante come terreno di coltura dello spirito del capitalismo rifacendosi a Max Weber ed al suo famoso libro scritto nel 1904 dal titolo appunto “L’etica protestante e lo spirito del capitalismo” sviluppando le tesi weberiane della ricerca del profitto, del valore della professione efficiente, della dedizione al guadagno. Tesi che hanno esaltato il capitalismo e l’individualismo come conseguenza intenzionale dell’etica protestante, soprattutto nella sua variante calvinista per cui “ognuno è solo davanti a Dio, senza bisogno di mediatori (i sacerdoti)”.
Il moderatore Santigliano ha poi stimolato sia i due colti relatori che la platea degli studenti su alcune riflessioni convenendo che oggi è necessario riscoprire un’Etica del dovere e dell’impegno sociale. E’ questo l’auspicio e la speranza per le Nuove Generazioni.
Paolo DI FONZO
“ETICA ED INQUINAMENTO AMBIENTALE”
Sabato 10.02.2018, nell’ Aula Magna della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Foggia, si è svolta la 9^ Conversazione Etica alla presenza di circa 200 studenti dei Licei Marconi e Poerio e dell’Istituto Pascal.
A causa dell’impossibilità da parte della Prof. Susanna Cannizzaro di presenziare all’evento in qualità di relatrice, per motivi di salute, si è dato maggior spazio all’intervento del Dott. Giuseppe Suaria, laureato in Biologia Marina ed attualmente ricercatore presso l’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche di La Spezia.
Ad apertura dei lavori il Presidente del club, Luciano Magaldi, ha sottolineato l’importanza dei temi trattati, evidenziando particolare interesse in ordine al significato di etica applicata ai temi ambientali.
L’avv. Enrico Rando, nella sua qualità di moderatore, prima di presentare l’unico relatore, ha voluto precisare come il concetto di etica (dal greco èthos: "carattere", "comportamento", "costume", "consuetudine") applicato all’ambiente trovi origine, di recente, solo agli albori del secolo scorso.
In sostanza si è parlato di etica, quale branca della filosofia che studia i fondamenti razionali che permettono di assegnare ai comportamenti umani uno status deontologico (ovvero distinguerli in buoni, giusti, leciti, rispetto a quelli sconvenienti, ingiusti e non leciti), in relazione all’ambiente, da quando l’uomo, attraverso il suo sviluppo tecnico-industriale, ha modificato fortemente ed irreparabilmente il proprio habitat.
In particolare, ha accennato alla Bioetica (Van Popper) con il suo nuovo significato di etica incentrato nell’assunzione di responsabilità dell’uomo verso ciò che lo circonda, la sua stretta correlazione con l’ambiente, la necessità di avviare un percorso positivo di rispetto degli esseri viventi e di cura dell’habitat, sempre meno naturale, in cui vive.
A questo punto ha preso la parola il relatore dott. Suaria che ha partecipato ai ragazzi presenti la sua grande esperienza, maturata attraverso numerose spedizioni e viaggi nei principali mari ed oceani del mondo, che gli ha permesso di raccogliere una serie di foto e di filmati utilissimi a fornire una panoramica generale sul problema dell’inquinamento marino da materie plastiche.
L’attenzione della platea si è da subito concentrata sull’importanza dell’impatto dell’uomo, con le sue scoperte scientifiche, con la sua evoluzione tecnologica, sull’ambiente marino.
Il materiale fotografico mostrato all’inizio della sua relazione (quadro con giocatori al biliardo ambientato nel 1800) ha dato contestuale conferma alla platea come l’uomo abbia e stia, sempre di più, trasformando l’ambiente in cui vive (nel caso di specie l’avorio delle zanne di elefante necessario a diversi utilizzi ha causato quasi l’estinzione degli elefanti stessi).
La scoperta di materie nuove (quali la plastica), se in una prospettiva utilitaristica ha giovato all’umanità (mobili di plastica, contenitori, buste etc.), in un’ottica di etica ambientale ha comportato una trasformazione rilevante del pianeta in termini negativi.
Le immagini di bambini ed uomini fotografati mentre nuotano in un mare di plastica, l’indicazione precisa di vere e proprie isole, in mezzo agli oceani, composte da materiale più o mene degradato composto da polipropilene hanno interessato a lungo gli studenti presenti.
Le immagini crude di animali, in particolare, uccelli (albatros) e cetacei e tartarughe marine, morti a causa del cibarsi per errore di scarti di plastica hanno mostrato le potenzialità negative del fenomeno e della quantità di specie animali interessata alla possibile estinzione.
La riflessione del Dott. Suaria sull’eccessivo utilizzo delle materie plastiche da parte dell’uomo (in alcune nazioni si è calcolato il suo consumo in 100 KG pro capite per anno) ha trasferito il tema dell’inquinamento marino su un piano ancora più ampio: dove finisce tutto il materiale di scarto che ogni anno viene prodotto dall’uomo?
Ebbene, la concentrazione di plastica negli oceani, così rilevante da creare addirittura delle isole, non esaurisce la problematica.
Immagini dei più svariati oggetti di plastica sul fondale del mare ha fornito una risposta maggiormente approfondita, ma non esaustiva.
Oltre l’80/90% delle materie plastiche (il 60/70% a livello europeo), prodotte nel mondo non viene riciclata ed un’importante percentuale di esse, attraverso la trasformazione in particelle invisibili all’occhio umano, compare nel nostro cibo (esempio del miele) ed, addirittura, nell’acqua dei nostri rubinetti.
Le diapositive che hanno mostrato frammenti della circumnavigazione del continente antartico a bordo di una nave rompighiaccio, hanno colto l’attenzione di tutti in ordine all’impatto dell’inquinamento da macro e micro plastiche in uno degli ecosistemi più remoti al mondo.
Le forti correnti marine che costeggiano il Polo Sud, purtroppo, non hanno impedito la trasformazione e l’inquinamento dell’ecosistema più naturale e più intatto del pianeta.
Enrico RANDO
ETICA E TUTELA DEL PATRIMONIO ARTISTICO
La sfida del futuro
Tematica interessante, anche se complessa, quella di “Etica e Tutela del patrimonio artistico”, svoltasi Sabato 3 febbraio 2018 presso l’Aula Magna della Facoltà di Giurisprudenza, nell’ambito delle Conversazioni Etiche promosse dal Rotary Club Foggia “U. Giordano” in collaborazione con l’Università degli Studi di Foggia.
Ospite inaspettato ma graditissimo il PDG Luca Gallo, con la consorte Dina, che hanno espresso parole di plauso all’iniziativa etica rotariana, fortemente voluta dal presidente Luciano Magaldi e condivisa da tutti i soci. Numerosi gli studenti (260) che hanno molto apprezzato la relatrice Margherita Pasquale, Storico d'Arte e socia rotariana del club di Bisceglie.
Laureata e specializzata con lode in Storia dell’Arte, è stata dal 1979 al 2016 funzionario Storico dell’Arte presso la Soprintendenza per i Beni Culturali della Puglia, occupandosi di Catalogo, Restauro e Vincolo e dirigendone la Biblioteca; è stata altresì Direttore del Castello di Trani per 19 anni. Relatrice in numerosi convegni ed incontri culturali, ha sempre affiancato all’attività scientifica quella divulgativa, fino alla pubblicazione di due romanzi-guida: ‘Il castello di Armida’ e ‘Non esiste il tempo’.
Il presidente Magaldi ha introdotto la conversazione riportando una citazione di Salvatore Settis, da “Il Giornale dell'Arte” numero 324, ottobre 2012:
<Malgrado si sia data le leggi migliori del mondo, oggi l’Italia maltratta l’arte: è stranamente diventata un Paese ignorante e regredito dove prevalgono l’incultura e l’indifferenza verso la devastazione del paesaggio e dell’ambiente>
Per sottolineare che l’Italia è un Paese molto importante in materia di patrimonio culturale, il cui ruolo centrale non risiede nella quantità quanto nella qualità. In virtù di tale considerazione occorre definirne la funzione in bilico tra quella di deposito passivo della memoria storica e dell’identità culturale e quella, opposta, di stimolo per la creatività del presente e la costruzione del futuro. Purtroppo, ha sottolineato Magaldi, i Politici e gli Economisti affrontano queste questioni prevalentemente in termini di spesa pubblica, legata al presente, operando drastici tagli al budget per la cultura e tutela del patrimonio artistico, mentre non valutano i termini di produttività per il futuro.
In Europa e nel mondo, inoltre, si sta moltiplicando il dibattito sul ruolo che deve giocare il patrimonio culturale nella società del futuro.
La relatrice, in forma colloquiale, rivolgendosi ai giovani ha sottolineato l’importanza ineludibile, nella formazione culturale di ogni individuo, della conoscenza del patrimonio storico-artistico del proprio Paese come fattore fondante per l’acquisizione di una coscienza critica e civica.
«La degradazione o la sparizione di un bene del patrimonio culturale e naturale è un impoverimento nefasto del patrimonio di tutti i popoli del mondo», per cui va considerato “bene comune”, e la sua tutela, un “dovere” per ogni cittadino. Determinante risulta l’educazione scolastica sin dalle scuole primarie, partendo dai propri comportamenti quotidiani fino ad arrivare alla conoscenza delle normative legislative ed economiche a difesa delle risorse ambientali.
Interessante l’intervento del PDG Luca Gallo il quale, evidenziando il valore del patrimonio artistico, ambientale e paesaggistico del nostro Paese, ha invitato a riflettere sull’importanza della partecipazione attiva per la conservazione, tutela e valorizzazione del territorio, mentre il socio Maria Buono la sottolineato la necessità di accordi o convenzioni con Enti e Istituzioni culturali del territorio (musei, archivi, aree archeologiche) per una collaborazione didattico-educativa programmata.
La Conversazione è risultata particolarmente gradita agli studenti che, appartenenti all’Istituto d’Arte, al Liceo Poerio e all’Istituto professionale Pascal, ne faranno oggetto di studio e di approfondimento.
Maria Buono
Progetto PROGRESS
“Aiutami a realizzare un sogno”
Venerdì 19 gennaio 2018, nel prestigioso Teatro Giordano di Foggia, si è svolto lo spettacolo “Aiutami a realizzare un sogno” con il noto attore, comico, cabarettista e personaggio televisivo Uccio De Santis; ha presentato l’imitatore foggiano Stefano Bucci.
L’iniziativa è stata promossa dal Rotary club Foggia “U. Giordano”, presieduto da Luciano Magaldi, per una raccolta fondi da devolvere al progetto PROGRESS, finalizzato alla formazione professionale di 9 Operatori Sanitari, medici e paramedici, provenienti da Bigene (Guinea Bissau).
La finalità del Progetto è di ospitare nella città di Foggia il team, composto da un Anestesista, un Ginecologo, un Pediatra ed un Chirurgo pediatrico, e da assistenti paramedici del settore di Anestesia, Pediatria, Sala Operatoria ed Ostetricia, per ampliare le proprie conoscenze sanitarie presso l’Azienda Ospedali Riuniti di Foggia e l’Ospedale “Casa Sollievo della Sofferenza “di San Giovanni Rotondo.
Dopo la formazione della durata di un anno, i 9 Operatori ritorneranno in Guinea per applicare in Loco le conoscenze acquisite, soprattutto presso il 1° Punto Nascita di Bigene, realizzato con il precedente progetto “Maternità sicura”, finalmente conclusosi. Entrambi i Progetti, condivisi da altri club del Distretto 2120, godono di sovvenzione globale.
Il Progetto “Progress”, infatti, si pone in continuità con il Progetto “Maternità sicura”, promosso dal R.C. Foggia “U. Giordano” sotto la presidenza di Maria Buono con l’obiettivo di ridurre l’elevato tasso di mortalità materno-infantile ed assistere adeguatamente al parto mamma e neonato.
Partner dello spettacolo è stato il Circolo Daunia, il cui Presidente, Giuseppe Ordine, ha voluto condividere l’iniziativa di elevato valore sia da un punto di vista umanitario che sociale e che rende onore ai rotariani e alla Città di Foggia. Il teatro ha registrato il tutto esaurito. Il presidente Magaldi ha sottolineato che “realizzare iniziative umanitarie, conferisce tanta serenità.”
Questo è il vero valore del Rotary: rendere migliori i propri Soci!
Maria BUONO
“Etica e Frodi/ adulterazioni alimentari”
Sabato 27 gennaio 2018, presso l’Aula Magna del Dipartimento di Giurisprudenza si è svolto il 7° incontro del Seminario di “Conversazioni Etiche: la sfida del futuro” sul tema “Etica e Frodi/ adulterazioni alimentari”, promosso dal Rotary Club Foggia “U.Giordano”; relatori il prof. Giovanni Normanno dell’Università degli Studi di Foggia ed il Comandante dei NAS Carabinieri di Foggia, Luogotenente Biagio Manzella, moderatore il socio Gianfranco Pedone.
Tema di notevole attualità e complessità, come dimostrato dalla partecipazione di oltre 200 Studenti di alcuni Istituti Superiori di Foggia, particolarmente attenti e interessati all’argomento.
Nella presentazione il moderatore ha evidenziato l’importanza della tematica che riguarda la salute pubblica, messa a rischio dalla globalizzazione, ponendo l’interrogativo se “la globalizzazione abbia migliorato o possa migliorare la salute delle popolazioni del mondo”. Considerando che i casi di frodi e adulterazioni dei prodotti alimentari sono in progressivo aumento, richiamare l’attenzione sui prodotti “sani e leali” tutela l’intera comunità. Soltanto un’adeguata informazione e formazione, partendo dalle Scuole, potrà frenare il gravoso fenomeno.
Sulla mancanza di osservanza delle norme giuridiche e igienico-sanitarie, che regolamentano la produzione e la vendita, si è soffermato il Comandante dei NAS Biagio Manzella. L’istituzione a Foggia del Nucleo Antisofisticazione e Sanità, che si occupa del controllo degli alimenti di qualunque tipologia, ha segnato una conquista importante in materia di tutela della salute pubblica su scala regionale e nazionale. Il presupposto della frode alimentare è insito nella probabilità o certezza di procurare un “danno” alla salute dei cittadini; due sono gli aspetti caratterizzanti la tematica: “pericolosità” e “nocività”. La prima riguarda la “potenziale attitudine” di una sostanza alimentare a cagionare un danno alla salute, la seconda il “danno” prodotto al consumatore. Il lavoro dei NAS è determinante in un momento storico di crisi economica poiché gli scandali legati all’utilizzo, non dichiarato nelle etichette, di additivi o di altri prodotti, sono in aumento. Non si tratta di casi sporadici ma di una diffusa ”economia sommersa”, basata sulla frode e la globalizzazione, unita a metodologie di indagine sempre più sofisticate, porta a nuove scoperte di contaminanti. La situazione della sicurezza è complessa poiché molte Aziende ritengono di affrontare la crisi economica ricorrendo alla contraffazione per cui l’attività di contrasto del fenomeno, unita alla necessaria prevenzione, è determinante.
Interessante è stato l’intervento del prof. Normanno, abilitato all’esercizio della professione di Medico Veterinario, docente del Dipartimento di Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell’Ambiente (SAFE). Autore di oltre 130 pubblicazioni scientifiche edite su riviste specializzate del settore di Igiene e Sicurezza degli Alimenti, attualmente impegnato in attività di ricerca sullo “studio di microrganismi di interesse sanitario che possono essere veicolati all’uomo dagli alimenti e sulle problematiche relative all’igiene ed alla sicurezza dei prodotti ittici”, ha saputo destare l’interesse del giovane pubblico riportando episodi di truffa di rilevanza internazionale. Se le ultime analisi OCSE hanno evidenziato che nel 2005 nel mondo sono stati contraffatti prodotti per un valore di 200 miliardi di dollari, in una comunicazione che tende alla semplificazione, spesso non si distingue tra frodi di natura commerciale e rischi effettivi per la salute del consumatore. A tale proposito, secondo i più recenti orientamenti giuridici, vanno distinte due forme di inganno: la frode sanitaria e la frode commerciale. Dall’ultimo Reporter 2015 emerge che la problematica interessa soprattutto l’etichettatura “non conforme” e la sostituzione (5%) di ingredienti di specie animale, mentre un boom di frodi si registra in Inghilterra nel settore ittico. La spinta salutistica al consumo di pesce sta determinando conseguenze disastrose per il Mediterraneo “sfruttato”, in cui è a rischio la biodiversità e la drammatica riduzione del pescato “locale”. Tra i prodotti agroalimentari italiani più esposti alla contraffazione si registrano l’olio extravergine d’oliva, i formaggi e le conserve di pomodoro. Molti “prodotti made in Italy” sono esposti al rischio della falsificazione, specie sui mercati internazionali rappresentando una minaccia importante per la salute e la sicurezza. La contraffazione e le frodi alimentari sono un tema da approfondire in maniera seria e consapevole poiché la velocità di espansione impone un costante monitoraggio e un’attenta valutazione degli effetti sociali ed economici che ne conseguono. Spetta alle Istituzioni orientare le politiche sociali ed economiche verso la tutela della salute pubblica incrementando i controlli ed educando i cittadini al consumo ed all’acquisto responsabile. Ambiente, Etica, Economia costituiscono gli ingredienti indispensabili per la salvaguardia della Salute globale.
Maria BUONO
Il Rotary fa la differenza
“Dona un sorriso ai bambini”
Bellissima iniziativa quella che, nella mattinata di Domenica 18 Gennaio, ha visto uniti in allegria e solidarietà i giovani Interactiani del club “Umberto Giordano” ed i Soci del club padrino “U. Giordano”. Guidati dai rispettivi presidenti, Francesco Nigri e Luciano Magaldi, che hanno indossato parrucche da clown, insieme a tanti Soci, si sono recati presso l’Ospedale Riuniti di Foggia, per donare a 60 bambini degenti nei reparti di pediatria, oncologia e chirurgia pediatrica, dei peluche acquistati con una raccolta fondi, realizzata con vendita biglietti di Lotteria, a cura del club Interact.
In ogni Reparto, medici e operatori si sono adoperati per vivere insieme un momento di allegria. I giovani interactiani hanno dimostrato un forte senso di solidarietà e comprensione avvicinando i bambini, dialogando e facendoli ridere con battute spiritose.
Un’esperienza gratificante per tutti e altamente formativa, che ci ha resi orgogliosi dei nostri ragazzi. Auspichiamo di poter organizzare insieme altre iniziative che rafforzino il sodalizio rotariano e trasmettano i veri valori etici e morali.
<Donare un sorriso> è stato il motto che ha contagiato tutti i partecipanti!
Maria Buono
Sabato 13 gennaio, nell’Aula Magna dell’Università degli Studi di Foggia, si è svolto il quinto incontro delle Conversazioni Etiche organizzate dal Rotary Club Foggia Umberto Giordano dal titolo “Etica: sperimentazione animale e manipolazioni genetiche”. Presenti 250 ragazzi dei Licei Scientifici Marconi e Volta e del Liceo Pedagogico Poerio, oltre ai soci rotariani ed ospiti.
Dopo i saluti del Presidente Luciano Magaldi, la socia Alessia Viti, moderatrice del dibattito, ha introdotto i relatori il Prof. Maurizio Margaglione, Ordinario di genetica medica presso la facoltà di medicina e chirurgia dell’università di Foggia e Direttore della U.O.C. “Servizio di Genetica Medica” presso l’azienda ospedaliero-universitaria “Ospedali Riuniti di Foggia”, autore di 258 pubblicazioni scientifiche in esteso su riviste di settore ed il prof Agostino Sevi, Ordinario in Zootecnica speciale presso la facoltà di Agraria dell’Università di Foggia, Direttore del Dipartimento di Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell'ambiente e Presidente del consiglio di amministrazione dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Puglia e Basilicata, autore di oltre 250 lavori scientifici.
I temi trattati hanno suscitato l’interesse dei tanti giovani presenti che hanno interagito attivamente con i due relatori.
Interessante ed istruttivo l’intrecciarsi di nozioni zootecniche e di tutela degli animali e dell’ambiente con argomenti medico-scientifici sulla salute umana e sulla sua salvaguardia. In particolare il prof Sevi ha trattato essenzialmente la sperimentazione su animali, i principi ed i limiti stabiliti dalla normativa di riferimento, aggiungendo poi alcuni suggestivi spunti sui vegetariani e sui vegani. Il prof Margaglione ha discusso delle manipolazioni genetiche attirando l’attenzione dell’uditorio sul DNA e sulle implicazioni nella vita sociale degli individui.
I due relatori hanno saputo ben interagire tra loro e con la platea dando vita ad un vivace dibattito in aula.
Alessia VITI